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giovedì 25 febbraio 2016

Dolce e Piccante

Mi sono trovata in difficoltà...
e pure più del solito per elaborare la ricetta per questo MTChallenge,
 la tradizione gastronomica italiana e ancor di più quella campana non contempla l'utilizzo di sapori agrodolci in cucina, dove il salato è salato e il dolce è dolce, senza mezze misure. 
Per riuscire a immaginarmi la ricetta ho attinto alla tradizione britannica in primis,
 dove non di rado è mescolata frutta secca e carni saporite, e non mancano mai salse con una base dolce, insieme all'agro, o al piccante. 
Ma la cultura gastronomica che ho pienamente saccheggiato è sicuramente  quella orientale, e giapponese in particolare. 
Sarà che questo mese i giudici si sono raddoppiati, e quando si è tenuti a prendere a modello una proposta che metta in collegamento la strada del gusto con quella del cuore, come ci hanno chiesto Eleonora e Michael, per la prima volta insieme, anche lo sforzo è raddoppiato...se non esponenzialmente moltiplicato.
Così, piuttosto che sperimentare mi sono affidata a due ricette del cuore appena appena modificate per l'occasione.

Melanzane Piccanti

Una versione vagamente giapponneggiante  di una semplicissima versione delle melanzane fritte.
Per la prima volta ho abbinato questa salsa al fritto ma la uso spesso per condire le melanzane arrostite, è ottima, e funziona bene anche senza olio. 
Per la salsa ho usato un miele di arancio comprato direttamente dal produttore a Caltagirone, in Sicilia. E' dal sapore delicato di arancio e dalla consistenza quasi solida.


Per 4 persone
2 melanzane lunghe
Olio di arachidi per friggere
sale

per la salsa
3 cucchiai di miele 
20ml di aceto leggero
50ml salsa di soia
50ml di mirin o altro vino dolce
1 cucchiaino raso di zenzero tritato
1 cucchiaio di aglio tritato
2 cucchiai di cipollotto tritato
2 peperoncini 

150g Riso bianco per accompagnare condito con

2 cucchiai di miele
4 cucchiai di aceto
4 cucchiai di soia

Nella preparazione delle melanzane ho seguito una precauzione per evitare che si "ammosciassero" con la frittura. Le ho tagliate a metà e salato leggermente la polpa bianca, poi fatte asciugare su carta assorbente per tutta la notte, ciò permette di assorbire l'umidità in eccesso contenuta in abbondanza nella polpa.  Il giorno seguente le ho tagliate in grossi pezzi che ho fritto in abbondante olio di arachidi bollente. Scolate su carta assorbente e condite con la salsa.

Per la salsa

Pulire lo zenzero,il peperoncino, l'aglio e il cipollotto e tritare finemente, aggiungere poi alla emulsione di miele con l'aceto, la salsa di soia, e il mirin, e tenere da parte fino al momento di utilizzare. E' un condimento ottimo sia per il fritto che per le melanzane arrostite. Può andare bene anche se sostituite l'aceto chiaro con quello balsamico, e senza il mirin. 
Il peperoncino è fondamentale e si deve sentire. Lo zenzero può essere omesso senza conseguenze ma è quel gusto in più che rinfresca il palato dall'eccesso di aglio e cipolla, e rende più interessante ...l'abbuffata, evita che il palato si stanchi a questi gusti così forti.

per accompagnare ho preparato un semplice riso bianco, va bene un jasmine, un basmati ma pure un classico italiano, io l'ho cotto al vapore e condito a pentola spenta con miele, aceto e salsa di soia.





Melanzane Dolci

Questo piatto nasce dalla fusione di due classici della cucina tradizionale campana e spagnola, in particolare andalusa, per la parte campana mi sono ispirata alle melanzane al cioccolato tipicamente conosciute nella tradizione amalfitana, il riferimento alla Spagna è per le "berenjenas y miel" , che non sono altro che melanzane infarinate e fritte condite poi con un miele scuro "di caña".
Il risultato è un piatto insolito ma gustoso che si accompagna bene al momento dell'aperitivo, più che al vero e proprio dolce.
Anche qui ho utilizzato il miele di arancio, che ho scaldato brevemente per renderlo più fluido.


Per 4 persone
2 melanzane lunghe
acqua frizzante
farina
pane grattugiato

miele di arancio (o melassa)
acqua di fiori d'arancio (1 cucchiaino)
buccia di arancia
pinoli 
cioccolato amaro 50 gr
un pizzico di sale o scaglie di pecorino dolce



Preparare una pastella liscia e fluida utilizzando acqua frizzante e farina, non riporto le dosi poiché va aggiunta l'acqua fino a trasformare la farina in una pastella di media densità, sufficiente, cioè, ad avvolgere le melanzane senza scivolare troppo o ricoprirle con difficoltà. Questa pastella ricorda la consistenza della tempura e rimane croccante per ore, inoltre questo effetto è sostenuto e perseguito effettuando un passaggio nel pane grattugiato .. le melanzane (pastellate e panate) poi vanno fritte in olio profondo ben caldo ...
così preparate le verdure sono extracroccanti...e irresistibili. 
Scolare le melanzane su carta assorbente e predisporre sul piatto da portata.
Condire con il miele ai fiori d'arancio, il cioccolato amaro in scaglie e i pinoli tostati. 
Aggiungere un pizzico di sale o scaglie di pecorino fresco e non molto stagionato.

Per il condimento al miele:

Scaldare il miele in un pentolino, aggiungere la buccia di arancio, e l'aroma ai fiori d'arancio.
Versare poi in un contenitore e conservare fino al momento dell'utilizzo.



Tutta per voi dell' MTChallenge!




5 commenti:

  1. Molto interessante la tua proposta, quella dolce, poi, mi attira parecchio. Le melanzane dolci però ce le abbiamo anche noi in campania ;) al cioccolato!!! come verranno con il miele?
    Fantastica. grazie.

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    1. Grazie Ele! le melanzane fritte con il miele, in realtà con la melassa, sono un piatto tipico andaluso ;) ... insomma non mi sono inventata nulla, ho semplicemente unito due tradizioni gastronomiche diverse! La salsa della ricetta salata va assolutamente provata per le verdure grigliate... you promise! grazie per la bella sfida!

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  2. Mamma cara che piatto!!!!! IN QUESTO MOMENTO LO MANGEREI TUTTO! Hai avuto un'idea splendida, unire le tradizioni è sempre spettacolare! Bravissima!

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  3. Grazie Irene! La cosa bella di condividere la propria visione gastronomica è che si aprono punti di vista a cui non si era pensato. Grazie per essere passata!

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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